Dove le pietre narrano
storie e le strade
custodiscono il passato

Velate - Varese

Percorri le Rizzade e lasciati avvolgere dal fascino di un borgo senza tempo!

RIZZADE DI VELATE è un affascinante itinerario ad anello suddiviso in dieci tappe, pensato per chi desidera concedersi una piacevole escursione a piedi della durata di circa un’ora e mezza. Il percorso vi condurrà alla scoperta delle antiche vie di collegamento del borgo storico di Velate, immergendovi nell’atmosfera senza tempo di questo luogo ricco di storia e tradizione.

Ad ogni stazione del percorso troverete un apposito QR code: inquadrandolo con il vostro smartphone, oppure accedendo direttamente alla sezione dedicata alle tappe su questo sito, avrete la possibilità di ascoltare un breve audio-racconto. Ogni traccia vi accompagnerà svelandovi curiosità, aneddoti e dettagli storici legati ai luoghi che state attraversando, rendendo la vostra passeggiata un vero e proprio viaggio nel passato.

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Un’esperienza che unisce natura, storia e cultura, per chi desidera esplorare il territorio con occhi nuovi e riscoprire le radici di un borgo che ancora oggi conserva intatto il fascino delle sue antiche “rizzade” che un tempo collegavano le diverse contrade.

Ma che cos'è una Rizzada?

La rizzada è una pavimentazione storica realizzata con ciottoli di fiume, tipica di molte località lombarde e ancora ben visibile nel borgo di Velate. Si tratta di un tipo di selciato costituito da pietre arrotondate posate a mano, solitamente su un letto di sabbia o terra battuta. Anticamente, le rizzade servivano a rendere più agevoli e duraturi i percorsi pedonali e carrabili, soprattutto in presenza di pioggia e fango, collegando tra loro case, cortili, chiese, fontane e aree agricole. Queste strade lastricate rappresentavano non solo una soluzione pratica per la viabilità, ma anche un elemento caratteristico del paesaggio urbano e rurale.

Oggi le rizzade sono considerate parte del patrimonio storico e culturale locale. Camminare su questi antichi selciati significa percorrere le stesse vie calpestate per secoli dagli abitanti del borgo, riscoprendo un frammento prezioso della storia del territorio.

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Dedicato a Clemente Ballerio che amò questi luoghi